Karl Unterkircher - alpinista 1970-2008

Il primo uomo a raggiungere le due vette più alte del mondo senza l'ausilio di ossigeno supplementare

Nasce a Selva di Val Gardena il 27 Agosto 1970 e fin da piccolo svolge molta attività fisica dedicandosi al calcio e allo sci. Frequenta la scuola elementare e la scuola media nella sua valle e inizia la sua carriera professionale come meccanico. Apassionato di montagna e avventura, inizia con 15 anni le sue prime esperienze in arrampicata. Questa sua passione la potè coltivare anche durante il suo servizio militare come istruttore militare di alpinismo. Nel 1997 supera gli esami per diventare guida alpina e successivamente diventa presidente del Aiüt Alpin Dolomites. In questi anni conosce Silke, la sua compagna con la quale nacquero tre figli. La sua grande passione per l’alpinismo lo porta dal 2004 in poi a dedicarsi a spedizioni sempre più impegnative. Tra le quali molte scalate delle cime ancora inviolate, affrontando con successo in prima assoluta il Monte Genyen in Cina, lo spigolo sud sul Jasemba inieme a Hans Kammerlander, la parete nord del Gasherbrum (8035 m) e la prima attraversata Cina-Pakistan. Karl Unterkircher è il primo uomo a raggiungere le due vette più alte del mondo senza l’ausilio di ossigeno supplementare e in soli due mesi (63 giorni).
Nel 2008 dopo il no del governo cinese alla richiesta di scalare la parete nord del Gasherbrum, Karl Unterkircher opta per la parete Rakhiot sul Nanga Parbat, nona vetta del mondo e anch’essa una via ancora inviolata. Il 15 luglio 2008, durante l’ascesa insieme a Walter Nones e Simon Kehrer, cade in un crepaccio e muore all’istante dopo una caduta di 15 metri.
Karl Unterkircher rientra negli alpinisti di fama mondiale e ha sempre avuto un legame indissolubile con il mondo estremo dell’alpinismo che amava più della sua stessa vita. Karl diceva: “non sono gli scalatori a cercare il rischio ma é la montagna che li chiama!”