Monte Sief
Fra le Tofane e il Pasubio furono fatte scoppiare durante la prima guerra mondiale 33 mine sotterranee, cinque delle quali nel massiccio del Col di Lana e del Sief.
La cima del Col di Lana fu conquistata dagli italiani proprio tramite lo scoppio di una mina, fatta brillare nella notte dal 17 al 18 aprile 1916.
Ai primi del novembre 1917 ci fu però la rotta di Caporetto e tutta la zona di Livinallongo, compreso il Col di Lana, ritornò terra austriaca.
Fra le Tofane e il Pasubio furono fatte scoppiare durante la prima guerra mondiale 33 mine sotterranee, cinque delle quali nel massiccio del Col di Lana e del Monte Sief. La cima del Col di Lana fu conquistata dagli italiani proprio tramite lo scoppio di una mina, fatta brillare nella notte dal 17 al 18 aprile 1916. Ai primi del novembre 1917 ci fu però la rotta di Caporetto e tutta la zona di Livinallongo, compreso il Col di Lana, ritornò terra austriaca.
È noto in particolare l'episodio della mina fatta esplodere dai genieri italiani il 17 aprile 1916. Costituita da 5 tonnellate di gelatina dinamite, esplose alle 23:35 circa. Una parte della montagna crollò per gli effetti dell'esplosione, causando la morte di circa 150 militari austriaci e consentì agli italiani di occupare la vetta. Nel 1917, a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani si dovettero però ritirare.
È ancora oggi possibile vedere l'enorme cratere lasciato dall'esplosione.