Col di Lana 2452 m
Il Col di Lana si allunga alla sinistra della valle del Cordevole, delimitato a sudest dal rio Andraz, a sudovest dal Cordevole stesso, a nordovest dal torrente Ruaz. A nordest un'ampia vallata lo separa dal Setsas.
Località di confine tra l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia, il Col di Lana è stato teatro di aspri combattimenti nel corso della prima guerra mondiale che hanno lasciato sul terreno circa 8.000 morti.
È noto in particolare l'episodio della mina fatta esplodere dai genieri italiani il 17 aprile 1916. Costituita da 5 tonnellate di gelatina dinamite, esplose alle 23:35 circa. Una parte della montagna crollò per gli effetti dell'esplosione, causando la morte di circa 150 militari austriaci e consentì agli italiani di occupare la vetta. Nel 1917, a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani si dovettero però ritirare.
È ancora oggi possibile vedere l'enorme cratere lasciato dall'esplosione.
Località di confine tra l'Impero Austro-Ungarico e il Regno d'Italia, il Col di Lana è stato teatro di aspri combattimenti nel corso della prima guerra mondiale che hanno lasciato sul terreno circa 8.000 morti (da cui il soprannome "Col di Sangue").
È noto in particolare l'episodio della mina fatta esplodere dai genieri italiani il 17 aprile 1916. Costituita da 5 tonnellate di gelatina dinamite, esplose alle 23:35 circa. Una parte della montagna crollò per gli effetti dell'esplosione, causando la morte di circa 150 militari austriaci e consentì agli italiani di occupare la vetta. Nel 1917, a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani si dovettero però ritirare[1].
È ancora oggi possibile vedere l'enorme cratere lasciato dall'esplosione