Parco Naturale Puez-Odle - Partimonio Unesco
Per la sua storia geologica può essere considerato un libro aperto della storia della Terra
Il Parco Naturale Puez-Odle, ampliato in data 31.10.1978, con il decreto n° 29/V/LS(4) del Presidente della Giunta Provinciale, si estende su una superficie di 10.196 ettari. Rientrano nel territorio del parco naturale parte dei comuni di Badia, Corvara in Badia, Funes, San Martino in Badia, Ortisei, Santa Cristina in Val Gardena e Selva di Val Gardena. La zona protetta è delimitata a nord dal passo delle Erbe a sud dal Passo Gardena; ad est il Parco si estende fino alla Val Badia e ad ovest fino alle valli di Funes e Gardena. Questo parco viene considerato come il "cantiere" delle Dolomiti; i geologi infatti vi possono osservare tutti tipi di roccia, gli sconvolgimenti tettonici ed i fenomeni di erosione tipici delle Dolomiti.
Le Dolomiti dell'Alto Adige sono uscite relativamente indenni dalle varie fasi che contraddistinsero la loro orogenesi (50 - 60 milioni di anni fa). Il Parco Naturale Puez-Odle per la sua storia geologica può essere considerato un libro aperto della storia della Terra.
Gli ambienti naturali
Il bosco e gli arbusteti nani
La zona boschiva è limitata ai margini del parco naturale. Da notare sono pure le belle peccete del Putia e i lariceti non lontani da Halsl. Nella Vallunga troviamo un bosco rado composto da abete rosso, larice e pini cembri. Nel territorio del Gruppo del Putia e specialmente presso il Passo delle Erbe e nella Selva della Rodella sono presenti ricchi popolamenti di pino cembro, caratterizzati da abbondante rinnovazione naturale.
Rododendro pelosoAl di sopra del bosco di alto fusto vegetano i contorti pini mughi, accompagnati da una ricchissima flora. Lo strato inferiore della vegetazione è composto dal mezereo, dalla dafne rosea, dall'erica carnea, dai rododendri e soprattutto da arbusti bacciferi. I cespugli bassi, nelle zone esposte al sole della Malga di Zannes offrono ai caprioli sufficiente foraggio anche d´inverno. Il camoscio si trattiene specialmente sui versanti della Vallunga tra le mughete intercalate da brughiere erbose. I cervi effettuano migrazioni stagionali dal Passo delle Erbe alla valle di Luson. Anche il gufo reale è stato osservato spesso in Vallunga.
Prati di montagna e pascoli
In primavera sulla Malga di Zannes fioriscono le pulsatille primaverili, le soldanelle, le primule farinose ed i crochi. In estate prevalgono le fioriture di colorazioni azzurre e rosse delle labiate e delle scrofulariacee. Alle specie più vistosedei prati di montagna appartengono l'aconitoPrati alpini in fondo alla valle di Campill/Longiarú napello, l'elleboro bianco, il cardo capitato e la genziana punteggiata. Nella splendida Vallunga si possono ammirare specie particolarmente rare come il rododendro nano, le scarpette della Madonna, il giglio martagone e quello di San Giovanni.
Su questi prati di montagna si vedono variopinte farfalle e vistosi coleotteri e nidificano il codirosso spazzacamino, il culbianco e il fringuello alpino.
Praterie alpine, ghiaioni e pareti rocciose dolomitiche
La zona del Putia viene colonizzata da cuscinetti di carici e di sesleria. In luoghi ripidi e riparati dal vento crescono le stelle alpine, l'ormino e la pedicolare a spiga breve, sul versante nord il farfaraccio e il papavero alpino. Sui prati verso il Putia fioriscono le campanule, gli spilloni alpini e gli astri alpini. Negli anfratti delle rocce coperti da carice si insediano specie di piccole dimensioni come la sassifraga a foglie rotonde, genziane, stelle alpine e primule.
I corvi imperiali e i socievoli gracchi alpini costruiscono i loro nidi negli anfratti rocciosi. Intorno alle cime del Gruppo delle Odle e in Vallunga volteggia l'aquila reale.
Fonte: www.provinz.bz.it
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