Serrai di Sottoguda - Tempio della natura
Nel fantastico regno di Re Ombro
I SERRAI DI SOTTOGUDA SONO MOMENTANEAMENTE CHIUSI A SEGUITO DEI DANNI PROVOCATI DALLA TEMPESTA VAIA DI OTTOBRE 2018.
“A monte di Sottoguda, un portale di bronzo segnava l’inizio del regno di Re Ombro. Questi, che aveva una figlia bellissima, Ombretta, si era risposato con una donna che la odiava. Quando Ombretta venne chiesta in moglie da un principe, la matrigna chiamò una strega e la fece trasformare in pietra sulle rupi della Marmolada. Solo un pastore riuscì a sentire il suo flebile canto disperato..”
Un tempo lungo la gola dei Serrai transitavano le mandrie di mucche e le greggi di capre dirette ai pascoli di alta montagna e i carri, carichi di legnatico o di fieno, che dai boschi e dalle zone di sfalcio venivano condotti a valle. Pochi erano i viandanti.
Un percorso di circa 2 chilometri sovrastato da pareti rocciose alte più di cento metri che in alcuni punti si restringono fino quasi a toccarsi. Poiché la strada interseca il torrente Pettorina per ben 13 volte, la gola era percorribile solamente per un periodo limitato nel corso dell'anno. Infatti, in autunno ogni ponticello veniva smontato e rimontato solo in primavera, per impedire che le piene del torrente e le valanghe li distruggessero.
Fino alla prima metà degli anni '60, l'unica via di collegamento tra il pittoresco paesino di Sottoguda e Malga Ciapela era costituita dalla gola dei Serrai. La costruzione dell'ardita funivia della Marmolada e il conseguente sviluppo turistico hanno imposto la realizzazione di una nuova strada che evitasse il canyon. Fu così realizzata un'altra traccia con due arditi ponti, uno dei quali passa sopra la gola ad oltre cento metri.
Le due gallerie scavate nella roccia che si incontrano all'inizio dei Serrai, a valle, furono realizzate dai soldati nel corso della Prima Guerra Mondiale per essere adibite a deposito munizioni ed esplosivo. Durante la seconda Guerra Mondiale gli abitanti di Sottoguda le utilizzarono come rifugi antiaerei. Nel periodo invernale, all'interno di una delle gallerie, la natura di fa arte e giorno dopo giorno crea un fantastico presepio di ghiaccio.
Percorrendoli i visitatori incontreranno la Grotta della Madonna, L Pisandol de Ru de Franzéi, il Sas Taiè (un masso erratico che ostruiva la gola, letteralmente “sasso tagliato”, perché venne sagomato per consentire il passaggio) e la Giejia de Sènt Antòne, la chiesetta votiva dedicata a Sant'Antonio.
I Serrai sono accessibili quasi tutto l'anno. Chiusi al traffico automobilistico, in estate si possono visitare a piedi o in bicicletta (in questo caso in salita, da valle verso monte). D'inverno anche con la slitta o sci ai piedi comodamente dal Sellaronda attraverso Arabba, Passo Padon e Malga Ciapela.
Un'attrattiva molto apprezzata è il Trenino dei Serrai, che consente di ammirare le bellezze della gola comodamente seduti e costituisce un utile servizio per le persone anziane o con difficoltà motorie.
La gola rappresenta anche il tratto senza dubbio più suggestivo e spettacolare del Giro d'Italia, che si è arrampicato ben 13 volte sulla Marmolada, sempre dal versante dei Serrai di Sottoguda. La prima volta, nel 1970, ci fu, finora unica volta nella storia del Giro, l’arrivo in salita. Al traguardo, posto a Malga Ciapela giunse primo Michele Dancelli.
In inverno, la neve, il ghiaccio e il silenzio ovattato tipico della stagione avvolgono i passanti suscitando in loro forti emozioni. Molti sciatori, dalle piste della Marmolada, scelgono di raggiungere Sottoguda attraverso la gola, direttamente sugli sci con una pista di 14 Km e 2000 metri di dislivello. Vi passano anche coloro che percorrono il Giro sciistico della Grande Guerra.
I Serrai ospitano diverse manifestazioni in notturna, come suggestive fiaccolate, gare di scialpinismo e gare a piedi.
Le pareti dei Serrai si ricoprono in inverno di numerosissime e varie cascate di ghiaccio. Tra le più famose La Cattedrale, Excalibur e la Spada nella Roccia. Quest'ultima, salita verso la metà degli anni 80 rappresentò tra le prime realizzazioni di grado 5 su ghiaccio nelle Alpi. Il visitatore rimane impressionato dalla straordinaria bellezza e dalle sfumature del ghiaccio che conferiscono alla gola un aspetto quasi irreale. Queste cascate costituiscono una delle mete più ambite degli appassionati di arrampicata su ghiaccio, uno tra gli sport invernali più affascinanti e ricchi di emozioni e tra le mete di Ice-climbing è a livello Europeo una delle zone più apprezzate e frequentate.
Testi e foto gentilmente forniti da Francesco Dell'Antone.
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