Descrizione escursione e itinerario
Il Col di Lana è stato teatro di aspri combattimenti nel corso della prima guerra mondiale che hanno lasciato sul terreno circa 8.000 morti, in gran parte fanti, da cui il soprannome Col di Sangue.
È noto in particolare l'episodio della mina fatta esplodere dai soldati italiani la notte del 17 aprile 1916. Costituita da 5 tonnellate di dinamite, esplose alle 23:35. Una parte della montagna crollò per gli effetti dell'esplosione, causando la morte di circa 150 militari austriaci e consentì ai soldati italiani di occupare la vetta della montagna. Nel 1917, a seguito della disfatta di Caporetto, gli italiani si dovettero nuovamente ritirarsi dalla montagna.
Ancora oggi è possibile vedere l'enorme cratere lasciato dall'esplosione della mina.
Sull'episodio è stato girato il film dal regista gardenese Luis Trenker nel film “Montagne in fiamme”.
Per i fatti di guerra della quale questa montagna fu teatro ancora oggi rimangono numerosi segni. Trincee, lapidi, grotte, sbarramenti e anche resti metallici di artiglieria si possono trovare un po dappertutto intorno alla montagna.
Il percorso che proponiamo parte dal Passo Valparola (2168 m) e passa intorno alla montagna Settsass sul sentiero nr. 24, prima di dirigersi a sud verso il Col di Lana. Per accorciare la camminata si può prendere il sentiero nr. 23 che passa a sud del Settsass per raggiungere il Passo Sief (2209 m).
Dal Passo Sief si sale sul sentiero nr. 21 al fianco di una trincea recentemente restaurata fino ad arrivare alla cima Sief (2424 m). Si scende in un avvallamento e ci si trova a poca distanza dal grande cratere della mina che distrusse gran parte della montagna. Da qui si risale lungo un sentiero attrezzato ma non particolarmente difficile fino alla cime del Col di Lana (2452 m). Una chiesetta e monumenti ricordano i tristi fatti di guerra accaduti in questo posto.
Si scende in direzione est fino a raggiungere il sentiero chiamato Teriòl Ladin che passando sotto il cratere della mina ritorna in direzione nord verso il Passo Sief. Si ritorna al Passo Valparola lungo il sentiero nr. 23.
