Descrizione escursione e itinerario
Immergendosi dapprima nel cuore roccioso delle Dolomiti, ammirando uno tra i piú belli paesaggi Dolomitici, si affronta il brivido della Cengia Veronesi per poi attraversare una valle magica che ha fatto nascere la leggenda del Regno dei Fanes. Tracciato consigliato a camminatori esperti.
Si parte dal parcheggio sul Passo Falzarego (2105 m), presso la stazione a valle della funivia del Lagazuoi. Il parcheggio é raggiungibile con la macchina oppure comodamente con i mezzi pubblici (orari consultabili sul sito www.sad.it). Da qui si imbocca il sentiero 402 in direzione Lagazuoi e si sale, andando oltre all'incrocio che collega il sentiero con la galleria Lagazuoi, fino a raggiungere la Forcela Trávenanzes (2507 m). A questo punto si segue il sentiero 1020 per un tratto pianeggiante, durante il quale si puó osservare Col dei Bos prima e la maestosa Tofana de Rozes dopo, fino a raggiungere la Forcela Gasser (2633 m) dalla quale si raggiunge con una breve salita la Gran Furcela (2660 m), poco distante dall'ex Bivacco della Chiesa. È il momento di prendersi una pausa per cercare una particolarissima roccia con le somiglianze di un Re, la leggenda vuole che essa rappresenti l'ultimo Re del Regno dei Fanes. D'ora in poi per un tratto del nostro tracciato i sentieri percorsi sono segnati solo su cartografia con dei punti rossi; imboccando uno di questi si raggiunge, continuando a salire, la Forcela dei Quaire (2830 m). Si scende nel Ciadin di Fanis un tempo occupato da un nevaio, ora da un franoso e ripido ghiaione. Voltando a sinistra e cercando di perdere meno quota (sono sufficienti una cinquantina di metri per individuare un sentiero non segnalato ma con ometti) si arriva verso la base della parete dove segni rossi portano a una fessura obliqua con ottimo cavo che permette di salire su una cengia stabile e attrezzata. In breve si arriva all'ingresso della galleria, lunga una 50na di metri, che fora da parte e parte la Cresta di Fanis. Usciti dalla galleria ci si trova sulla Cengia Veronesi. Qui si gira a destra seguento la via attrezzata che va affrontata con fermezza di piedi ed assenza di vertigini. Il sentiero è ben tracciato e reso sicuro da cordini nei punti più esposti. L’esposizione è notevole e quindi si raccomanda molta attenzione durante l'attraversamento anche se la cengia è larga. Alla fine della cengia si percorre una discesa con sentiero poco visibile nel mezzo di un ghiaione alla fine del quale c´é la Forcela dl Lech (2486 m). Proseguendo a destra si cammina nuovamente su un sentiero segnato 20B (Alta via delle Dolomiti) mediante il quale, in discesa, si raggiunge un incrocio (2117 m) sul quale va imboccato il sentiero 11 sempre sul Alta via delle Dolomiti il quale attraversa Gran Plan e oltrepassa il Jú dal ega (2157 m). In seguito il tracciato prevede prima un tratto pianeggiante, sempre seguendo il sentiero 11, passando attraverso la Munt de Gran Fanes, vicino alla Ücia de Gran Fanes (2102 m) e accanto al Lé de Limo (2159 m); e dopo una brevissima discesa sul sentiero 10-11 che ci consente di arrivare alla Munt de Pice Fanes dove é d´obbligo una visita al Lé Vert (2043 m) e dove si possono sfruttare i due rifugi per una meritata pausa in un luogo magico. Infine la discesa a valle, imboccando il sentiero 7 e seguendo la strada carrabile oppure i sentieri che l'accostano, si raggiunge il Rifugio Pederü (1548 m). Da qui consigliamo di utilizzare l'autobus fino a San Vigilio.
Attenzione: Il tracciato GPS dell'escursione é solamente indicativo. Si raccomanda di attrezzarsi di torcia per l'attraversamento della galleria e si consiglia di utilizzare l'atrezzatura per vie ferrate compreso il casco.