Descrizione escursione e itinerario
Partendo dalla Capanna Alpina ci si immerge nel magico mondo del Fanes conquistando attraverso un sentiero panoramico mozzafiato una delle cime vicine, la Croda del Vallon Bianco, contrafforte roccioso a nord della catena di Fanes.
Si parte dalla Capanna Alpina (1726 m), vicino a San Cassiano poco prima dell'inizio della salita per il Passo di Valparola. Da qui si imbocca il sentiero nr.11 che affiancato da un ruscello alpino attraversa Plan de Furcia tra bosco rado e pino mugo. Con una salita abbastanza impegnativa si raggiunge Col de Locia (2069 m). Il paesaggio visibile da qui ci offre la vicina Piza dl Lech, Piz dles Conturines e vicino al luogo di partenza il Sas de Dlacia tanto amato dagli arrampicatori. Proseguendo si passa sempre attraverso pino mugo con un tratto pianeggiante e oltrepassando un ruscello dall'acqua limpidissima si supera dopo breve tempo il bivio con il sentiero 20b entrando nel Gran Plan. Questo tratto rappresentato da pascoli e fontane è anche una parte dell'Alta via delle Dolomiti 1, passa sotto le Cime Ciampestrin da un lato e Conturines e Lavarella dall'altro. Superato il Jù dal Ega (2157 m), affiancato da un accumolo di enormi massi dal nome Gran Majarei, si entra nella Munt de Gran Fanes. Qui nasce una parte del Rü de Fanes, il quale attraversa questo luogo magico creando un paesaggio unico specialmente a tarda primavera con il sciogliere delle nevi. Oltrepassandolo si raggiunge la Ücia de Gran Fanes (2102 m) per un meritato rinfresco. In seguito si prende il sentiero 17, poco prima della Ücia, il quale supera i Gragn Banc, un vasto pavimento di rocce lavorate dall'acqua, fino ad arrivare ad un incrocio a quota 2250 metri. A questo punto si imbocca il sentiero 17 VB che va seguito fino in cima. Salendo la vista su Col Bechei, Sas dai Bec, La Stiga e la Munt de Gran Fanes diventa sempre più aprezzabile. Aggirata una massa rocciosa si cammina su una traccia tra materiale detritico e si superano due incroci, uno dei quali porta alle Pizes de Furcia Rossa mentre l'altro al bivacco di Furcia Rossa. La salita inizia a farsi sentire e il sentiero costruito dai militari sale ripidamente a zig-zag tra la roccia. Dopo una piccola discesa si ritorna alla salita e forse alla parte più bella di questo tratto. Si superano passaggi discontinui, decisamente esposti tramite dei ponticelli in legno atrezzati con corda d'acciaio, e si supera un taglio profondo nella roccia con un piccolo ponte sospeso in acciaio, è indispensabile l'assenza di vertigini oltre ad un passo sicuro e attento. Durante il traggitto si possono osservare molti resti di fortificazioni militari occupate dal fronte austriaco durante la prima guerra mondiale, stessa cosa avviene in cima. Conquistata la larga cima e la croce della Croda del Valon Bianco (2687 m) risulta spettacolare la vista sulla Val Travenanzes condita dalle tre Tofane. Mentre dall'altra parte si possono vedere Sas dales Diesc, Sas dales Nü, Sas dla Porta e Croda Rossa. Oltre la cima si può proseguire senza particolari difficoltà fino ad un altra punta contrassegnata dal punto 4 sulla traccia su sentiero non segnato. La discesa si effettua sullo stesso tracciato.
Attenzione: Il tracciato GPS dell´escursione é solamente indicativo. La presenza di brevi tratti atrezzati può, per una maggiore sicurezza, richiedere l'utilizzo dell'atrezzatura per via ferrata.
