Descrizione escursione e itinerario
Con una breve camminata si raggiunge uno dei più laghi più belli delle Dolomiti dal colore turchese che lo caratterizza. In seguito avventurandosi in una delle valli del Gruppo del Sorapiss tra le rocce argentee si conquista la Sela de Ponta Negra, dalla quale con una panorama mozzafiato si scende sopra Cortina fino al Passo Tre Croci.
Si parte dal Passo Tre Croci (1805m), valico alpino delle Dolomiti bellunesi che mette in comunicazione Cortina d'Ampezzo con Misurina e Auronzo di Cadore. Situato ai piedi del Monte Cristallo e di Piz Popena, il passo offre già da subito una vista eccezionale. Imboccato il sentiero nr.215 direzione Rifugio A.Vandelli (un centinaio di metri dopo il passo in direzione lago di Misurina), si percorre un tratto pianeggiante prima nel bosco e poi tra costoni rocciosi sotto le Zimes de Marcuoira. Alcuni di questi ripidi passaggi sono atrezzati con corda d'acciaio oltre che da scale metalliche che facilitano la salita. La salita è breve e non presenta alcuna difficoltà se affrontata con cautela. Questo tratto offre un bellissimo panorama, una volta usciti dal bosco si possono ammirare le inconfondibili Cime di Lavaredo e i Cadini. Completata la salita si perviene al bivio con il sentiero 216 che scende dalla Forcela Marcuòira, rimanendo sempre sul sentiero nr. 215 si raggiunge in brevissimo tempo il Circo del Sorapis. Girando a sinistra si può raggiungere il Rifugio A.Vandelli al Sorapis (1928 m), oppure con una manciata di passi si raggiunge l'incantevole Lago del Sorapis (1923 m). Sono poche le parole in grado di descrivere la bellezza di questa gemma turchese incastonata tra cime dalle forme spettacolari. La prima occhiata sul lago ci offre come sfondo la slanciata cima del Dito di Dio insieme a Punta Zurloni e alla Gusela del Rifugio, mentre girando attorno si possono ammirare le Zimes del Ciadin del Loudo, Ra Zesta a nord e Sora Elfo, le Cime di Valbona, Le tre Sorelle e Le Crode d Caccia Grande a sud-est. Dopo questo attimo d'incanto che non scorderete facilmente si riprende il sentiero 215 che riparte con una ripida salita allonanandosi dal lago su materiale detritico. Prima che il sentiero giri a destra date un occhiata all'enorme massa di ghiaccio perenne del Ghiacciaio Occidentale, visibile praticamente in tutti i mesi dell'anno. Una volta finita la salita si sale su un altopiano di roccia argentea (a quota 2357 metri) e si entra in una piccola valle di roccia e materiale detritico circondata da maestose vette, tra le quali la più particolare Ra Seleta con le sue stratificazioni ricurve che verso l'alto finiscono per diventare verticali. Alla fine della valle, nella quale è comune l'avvistamento di molti camosci, si perviene al bivio col sentiero nr.242, girando a destra sempre sul 215 si sale affiancando la massa rocciosa della Ponta Negra fino ad arrivare ad un enorme taglio obliquo nella roccia, il quale va affrontato in salita con l'aiuto di corde d'acciaio e infissi artificiali. Anche questa salita, seppur molto impegnativa dal punto di vista fisico non presenta difficoltà in mancanza di vertigini, durante la salita si possono lanciare le ultime occhiate dall'alto al lago. In cima si raggiunge la Sela de Ponta Negra (2636 m). Qua con pochi passi girando a destra si raggiunge una piccola cima dove con una vista a 360 gradi è possibile ammirare una bella fetta di Dolomiti. A questo punto purtroppo bisogna iniziare la discesa abbandonando piano piano il Gruppo del Sorapiss. Scendendo il ghiaione affianco a Croda Rota e sotto a masse rocciose dalle forme più varie si raggiunge la Forcela Faloria (2309 m). Per proseguire abbiamo scelto la Via Alta delle Dolomiti 3 (segnavia 223) ma si può benissimo seguire direttamente il sentiero 213. Quindi imboccato il sentiero 223 si cammina alle pendici delle cime viste a nord del Lago del Sorapis e infine con una breve salita si raggiunge un bivio, dal quale in discesa si entra nel sentiero nr.213, girando a destra si incontarno più incroci, facendo attenzione a rimanere sul nr.213, con una camminata in leggera discesa si raggiunge di nuovo il Passo Tre Croci, passando tra boschi e piccoli pascoli. Qui con un ultima occhiata al massiccio del Cristallo finisce il nostro tour.
Attenzione: Il tracciato GPS dell´escursione é solamente indicativo. La presenza di brevi tratti atrezzati può, per una maggiore sicurezza, richiedere l'utilizzo dell'atrezzatura per via ferrata.