Descrizione escursione e itinerario
La Val di Morins (Valle dei Mulini) a Longiarù può essere raggiunta comodamente in machina ma per chi ha voglia di vedere di più e fare una bella camminata consigliamo di partire dal paese di Longiarù a piedi. Il sentiero è segnato con l’indicazione "Val di Morins" e dopo una mezzora di cammino si arriva ai primi mulini. Questo tratto del rio Seres denominato "Val di Morins" comprende 9 impianti ad acqua, tutti restaurati e perfettamente funzionanti. Lungo la discesa si può visitare la "Vila di Seres" e la "cialciara", il vecchio forno che veniva usato per la produzione della calce.
Chiesa di Santa Lucia Lat: 46.640923 Lon: 11.861846 1398 m
Una cappella in onore di San Iodocus è attestata nel 1371. Nel 1488 l’intero paese fu distrutto da una frana, e in seguito fu costruita una chiesa di stile tardo gotico. L’attuale chiesa risale al 1865/67. Gli affreschi sono opera di Francesco Rudiferia. Nel 1972 essa ha subito una radicale ristrutturazione. Sulla pala dell’altare maggiore sono raffigurate Santa Agnese, Santa Lucia (patrona della chiesa) e Santa Agata. Sugli altari si possono ammirare i dipinti di San Iodocus, un cacciatore con il cane, e della morte di San Giuseppe.
La Cialciara Lat: 46.632687 Lon: 11.847708 1546 m
La cialciara è un manufatto di forma cilindrica, realizzato in pietra utilizzato per la produzione della calce. All’interno della cialciara si costruiva un forno a cupola in pietra; al di sopra della cupola venivano accumulate le pietre calcaree fino alla sommità della costruzione. Il cumulo veniva poi ricoperto con fogliame e paglia e sigillato con uno strato di argilla. Nella costruzione del forno venivano infisse nella volta lunghe pertiche in legno che una volta bruciate, lasciavano i fori per il tiragio dell’area. Il forno veniva acceso e alimentato con legna per sei giorni e sei notti: il processo di combustione richiedeva circa 120 metri cubi di legna stagionata. Al termine della combustione, per evitare un raffreddamento troppo rapido delle pietre, veniva accuratamente murata l’apertura d’alimentazione del forno. La calce così prodotta in parte veniva immagazzinata pronta per l’uso, in parte veniva spenta in buche scavate nel terreno e riempite d’acqua.
Frëina Lat: 46.636732 Lon: 11.854191 1463 m
La Vila di Frëina è citata per la prima volta nel 1482. L’insediamanto è vasto ed eterogeneo, originato dalla recente dilatazione e dalla connessione di due piccoli nuclei originali.
Teleferica Lat: 46.635976 Lon: 11.845851 1566 m
Questo tipo di macchina ad acqua era un tempo molto diffusa sul territorio della Val Badia. Oggi ne rimangono pochissime, perlopiù allo stato di rudere. La puleggia posta all’interno del fabbricato, coassiale rispetto alla ruota idraulica, muove il cavo della teleferica, sorretta lungo il percorso da tralicci di legno, e trasmette il movimento ad una puleggia posta all’interno del fienile del maso a Miscì. Quì attraverso un meccanismo di riduzione del moto, vengono azionati alcuni macchinari agricoli (una trebbiatrice, una trancia-fieno ed una mola per affilare attrezzi).
Mulino da Iaco Lat: 46.637289 Lon: 11.844603 1598 m
Mulino Lat: 46.637438 Lon: 11.842437 1619 m
Mulino a doppia ruota Lat: 46.637498 Lon: 11.841926 1626 m
Questo mulino presenta alcune particolarità: si tratta dell’unico, tra i mulini esistenti sul rio Seres, realizzato parzialmente con struttura muraria: è inoltre dotato, oltre al sistema per la macinazione dei cereali, di un pestino per l’orzo. Nel sistema a pestino, o pestello a pile o a percussori (morin a pires), l’albero della ruota è dotato di camme che, al girare dell’albero, sollevano i pestelli che ricadono nelle conche sottostanti dove è posta la granella.
Mulino a doppia ruota Lat: 46.638433 Lon: 11.840079 1657 m
Questo mulino è fornito di due distinti sistemi di macina: uno per la produzione di farina e un brillatoio per la decorticatura dell’orzo. Il brillatoio funziona tramite due piccole mole poste in posizione verticale dentro ad una vasca di pietra che contiene i grani ed imperniate alle due estremità di un albero orrizzontale a sua volta collegato ad un albero verticale mosso dalla ruota idraulica mediante il lubecchio e la lanterna.
Via Crucis Lat: 46.633853 Lon: 11.852253 1511 m
La Via Crucis parte da Longiarù e finisce vicino alla Calcara.
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