Descrizione escursione e itinerario
Il sentiero didattico vi porterà a conoscere molti aspetti della natura, animali, geologia, comportamento rispettoso per l'ambiente, cultura, tradizioni e linguistica della zona.
Consigliato per famiglie e bambini, il percorso passa attraverso boschi e prati e il bellissimo laghetto Vistles dove potrete riposarvi all'ombra degli ontani.
Ecco in sintesi le varie stazioni che troverete lungo il sentiero Vistres. Prova di velocità
Metti a confronto la tua velocità con gli animali dei nostri monti. Con quali pensi di poter competere? Cronometra il tuo tempo di percorrenza da qui fino alla stazione di arrivo, 100 m più avanti, e segui le istruzioni che troverai sul pannello. Prova di velocità
Come ti sei piazzato?
Posiziona la freccia in corrispondenza del tuo tempo di percorrenza calcolato in secondi e confrontarlo con i tempi degli animali. Bosco ripariale
I boschi che accompagnano e contornano i fiumi rappresentano una formazione vegetale tipica. L’albero protagonista principale di questa formazione è l’ontano, che, nelle due specie bianco e nero, costituisce boschi puri o misti a seconda delle caratteristiche del terreno. L’ontano bianco, che predilige terreni ghiaiosi formati da riporto di materiali alluvionali quindi poveri di sostanze nutritive, è qui maggiormente rappresentato e forma dei boschi di transizione che man mano che il terreno si stabilizza e si arricchisce lascia il posto ad altre formazioni vegetali. Questi boschi sono un’importante rifugio per molte specie animali, purtroppo stanno diventando rari perché le zone pianeggianti accanto ai letti dei fiumi sono, sempre più spesso interessate da insediamenti artigianali se non industriali. Laghetto
Il laghetto “Vistles” ha origine da uno sbarramento artificiale, messo in opera nel 1999, in una zona del letto del rio Gadera già predisposta perché di espansione naturale alle acque del fiume. Nasce a scopo sportivo per consentire l’attività di pesca controllata. Infatti il lago viene “seminato” periodicamente di avannotti di Trota Fario, Trota Iridea e Salmerino Alpino per mantenere costante la popolazione presente. Ogni pescatore, munito di licenza e permesso di pesca, può pescare una sola volta a settimana e non più di 4 pesci. Laghetti simili in zone di montagna, artificiali o naturali che siano, rappresentano un importante habitat per specie animali e vegetali strettamente legate all’acqua. Il teatrino dell’acqua
Le ruote idrauliche rappresentano un simbolo dell’industriosità dei popoli di montagna che hanno saputo utilizzare l’acqua in movimento per azionare molti strumenti di lavoro: come in tutta la catena di lavorazione dei cereali che all’interno delle piccole costruzioni dei mulini azionava battitore, mola, vaglio ecc. oppure le segherie “veneziane” e quelle “augustane” importanti strutture nella catena di lavorazione del legname anch’esse movimentate ad acqua. Qui abbiamo sfruttato in modo simpatico l’energia dell’acqua, riproducendo fedelmente ma in scala ridotta, le tradizionali ruote idrauliche in legno di larice per mostrare gli ingranaggi in azione. „Tutto passa“- Le cave
Le montagne ci appaiono come qualcosa di immutabile, eppure anch’esse sono sottomesse ai ritmi del tempo. Per quanto piccole possano essere le crepe, esse sono un ideale punto d’agressione per l’erosione (sgretolamento delle rocce sotto influenza del tempo). L’acqua può penetrare in ogni minima cavità e qui ghiacciare; attraverso il volume del ghiaccio, che supera quello dell’acqua del nove per cento, viene sprigionata una forza enorme sulla roccia circostante. La roccia viene così smossa e sgretolata. In alta montagna la disgregazione da gelo è particolarmente efficace, poiché gli sbalzi di temperatura, annuali e giornalieri sono molto elevati. La caduta di massi e le frane vengono spesso provocati da questo tipo di erosione. Detriti di varie dimensioni si ammassano in forma di ghiaioni ai piedi della montagna. Soprattutto con i grandi temporali, i detriti vengono portati via attraverso fiumi e smottamenti e nuovamente depositati con l’affievolirsi della corrente. Anche se l’erosione può provocare grandi danni, ha comunque un lato positivo: Il materiale inerte che ne deriva è un prodotto povero ma indispensabile e soprattutto non più riproducibile, quindi con un alto valore intrinseco. Gli inerti selezionati e frantumati nell’impianto di lavorazione di Preroman vengono prevalentemente estratti da zone di ripiena nella Valle di Rudo e dal torrente Gadera solamente in siti dove la quantità di materiale nel letto torrenziale supera determinati volumi. Labirinto di Lovara
Il bosco di abete rosso è una tipica formazione della fascia vegetazionale subalpina e montana alle nostre latitudini e costituisce un habitat prezioso per molte specie animali e vegetali. Inoltre rappresenta una notevole risorsa economica soprattutto del passato come fonte di legname da costruzione e legna da ardere. Il bosco funge spesso anche da luogo ricreativo di relax e di svago ed è per queste diverse funzionalità che bisogna mantenere un comportamento corretto quando ci troviamo a percorrerlo. Energia dell’acqua
Nelle valli montane la forza racchiusa nell’acqua in caduta ha rappresentato per centinaia di anni la sola fonte di energia sfruttata essenzialmente come energia cinetica (di movimento). Ancora oggi questa fonte di energia risulta preziosa per produrre elettricità, basti pensare alle grandi centrali idroelettriche alimentate da laghi artificiali creati con imponenti sbarramenti (dighe) fino ai piccoli impianti che utilizzano i dislivelli naturali dei torrenti di montagna. Geologia - San Martino in Badia “Una porta sulle Dolomiti”
Chi esce dalla forra della Gadera, che da Longega si dipana fino a Piccolino, si trova all’improvviso davanti ad un singolare paesaggio dolomitico. Dai verdi prati si erge alto a meridione il Sasso della Croce, mentre a ponente troneggia il Pütia, una delle caratteristiche più incisive del comune di San Martino. A cosa è dovuta questa sostanziale differenza con le vicine Alpi centrali, situate a nord? L’innalzamento delle Alpi ha avuto inizio circa 80 milioni di anni fa (ancora oggi le Alpi si innalzano annulmente di alcuni millimetri). Le croste terresti, dapprima vicine sono in seguito scivolate l’una sull’altra e le rocce che si trovavano prima in superficie, sono in tal modo state spinte in profondità. Le alte temperature e la forte pressione finirono per cambiare la conformazione della roccia da come era in precedenza. Le Dolomiti non furono sottoposte a tali mutamenti, poiché si trovavano proprio in cima ai vari strati rocciosi e per questo motivo è facile documentarne il passato geologico. Le Dolomiti sono come un libro aperto, che ci narra il dipanarsi della storia della terra nell’arco di 250 milioni di anni. Piedi a bagno L’effetto benefico dell’acqua fredda sulla circolazione del sangue è conosciuta da sempre, tanto che da alcuni è stata tradotta in una vera e propria terapia (Sebastian Kneipp 1821-1897). Qui offriamo la possibilità di sperimentare la piacevole sensazione di refrigerio e del contatto dei piedi con le pietre levigate dall’azione dell’acqua. Gioco dei proverbi I modi di dire sono sempre traducibili nel loro significato allegorico o valgono esclusivamente per i popoli che li usano e solo per i contesti dove nascono? Cerca, girando le manopole, i proverbi corrispondenti per ogni lingua con l’aiuto delle vignette e poi controlla le soluzioni. Istituto Ladino „Micurà de Rü“ è stato fondato l’anno 1976. La denominazione trae origine dal sacerdote e pioniere della linguistica ladina Micurà de Rü (1789-1847). Nato in Val Badia da una famiglia di contadini, studiò e operò in diverse città d’Italia e dell’Austria. Nel 1833 scrisse una grammatica ladina con l’intento di elaborare una lingua scritta unificata per tutti i ladini delle Dolomiti. L’Istituto Ladino con sede principale a San Martino in Badia e una periferica in Val Gardena (Selva) si occupa di iniziative volte alla conservazione e promozione della lingua e cultura ladina, della storia e delle tradizioni.Collabora con università, istituti specializzati e unioni culturali, tiene viva la lingua scritta e parlata attraverso i mezzi d’informazione, pubblicazioni, manifestazioni culturali e corsi di aggiornamento. Si occupa anche dell’archiviazione di documenti e fotografie.